paziente di impianto dentale zigomatico

Soluzioni con Impianti Zigomatici in Zona Busto Arsizio

Gli impianti zigomatici si occupano della riabilitazione del mascellare superiore gravemente atrofico, una delle sfide più complesse in ambito implantologico. Nei pazienti in cui la quantità e la qualità dell’osso residuo non consentono l’inserimento di impianti convenzionali, le tecniche tradizionali — come l’innesto osseo autologo, la rigenerazione ossea guidata (GBR) o il rialzo del seno mascellare — possono risultare insufficienti, controindicate o associate a elevata morbilità.

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L’implantologia zigomatica nasce come risposta a questa necessità clinica: consente l’inserimento di impianti lunghi ancorati all’osso zigomatico, bypassando l’atrofia dell’osso alveolare mascellare. Questo approccio, sviluppato per offrire una soluzione stabile, funzionale e duratura in pazienti non candidabili a trattamenti rigenerativi, ha reso possibile la riabilitazione fissa anche in casi estremi, migliorando significativamente la qualità della vita.

In questo articolo analizziamo in modo approfondito:

  • che cosa sono gli impianti zigomatici,
  • per chi sono indicati,
  • come si svolge il trattamento,
  • quali sono i vantaggi, i limiti e i costi associati.

Lo studio Dental Tek è situato a circa 10 minuti da Busto Arsizio, in una posizione facilmente raggiungibile anche dai comuni limitrofi della provincia di Varese e dell’Alto Milanese. L’obiettivo è fornire un’informazione chiara e clinicamente fondata a pazienti che stanno valutando una soluzione implantologica definitiva in presenza di atrofia mascellare avanzata.

Cosa sono gli Impianti Zigomatici?

Gli impianti zigomatici sono dispositivi implantari in titanio, progettati per essere ancorati direttamente all’osso zigomatico (osso malare), anziché al processo alveolare mascellare, come avviene con gli impianti convenzionali. Si tratta di impianti significativamente più lunghi (generalmente da 30 a 55 mm) e inclinati, che attraversano il seno mascellare per raggiungere il supporto osseo necessario a garantire stabilità primaria.

Questa tecnica è stata introdotta dal Prof. Per-Ingvar Brånemark negli anni ’90 come soluzione per pazienti con atrofia mascellare severa o assenza quasi totale di osso residuo nell’arcata superiore. Nel tempo, l’implantologia zigomatica si è evoluta grazie a innovazioni nella progettazione implantare, nell’analisi radiologica tridimensionale e nelle tecniche chirurgiche, fino a diventare una solida opzione terapeutica in centri qualificati.

Gli impianti zigomatici permettono l’inserimento di una protesi fissa anche in condizioni ossee altamente compromesse, evitando la necessità di innesti ossei voluminosi, con conseguente riduzione dei tempi di trattamento e della morbilità chirurgica.

Oggi, l’utilizzo di impianti zigomatici è indicato in casi selezionati e richiede una valutazione multidisciplinare attenta, oltre a competenze chirurgiche avanzate. Il trattamento può prevedere l’uso combinato di impianti zigomatici e convenzionali, o l’impiego esclusivo di impianti zigomatici (tecnica full-zygoma), in base all’estensione dell’atrofia e alla pianificazione protesica.

Indicazioni Cliniche

L’impiego degli impianti zigomatici è riservato a pazienti selezionati con gravi condizioni di atrofia mascellare, in cui le soluzioni implantari convenzionali non sono più praticabili. La scelta di questo approccio riabilitativo deve sempre derivare da una valutazione diagnostica avanzata (CBCT, modelli 3D, analisi della qualità ossea) e da una pianificazione chirurgico-protesica multidisciplinare.

▸ Atrofia severa del mascellare superiore

La principale indicazione riguarda la grave atrofia del mascellare superiore, classificabile come classe V o VI secondo Cawood e Howell. In questi casi, l’osso residuo nella regione alveolare anteriore è ridotto a una cresta sottile, mentre il segmento posteriore può risultare completamente riassorbito. L’insufficienza ossea impedisce il posizionamento di impianti convenzionali e rende inefficaci o non predicibili le tecniche rigenerative maggiori.

▸ Pazienti con fallimenti implantari pregressi

Gli impianti zigomatici rappresentano una valida opzione anche nei casi di fallimento implantare pregresso, specie quando l’espianto di impianti convenzionali ha ulteriormente compromesso la disponibilità ossea residua. In questi pazienti, che spesso presentano tessuti cicatriziali o riassorbimenti ossei importanti, l’ancoraggio zigomatico consente una riabilitazione protesica fissa senza ricorrere a innesti ripetuti.

▸ Impossibilità di eseguire rigenerazioni ossee estese

L’implantologia zigomatica è indicata anche quando il paziente non è idoneo a procedure rigenerative complesse, per motivi sistemici (es. condizioni mediche che controindicano gli innesti), anagrafici (età avanzata), o per motivi legati alla volontà del paziente stesso (rifiuto di trattamenti invasivi, tempi di guarigione prolungati, ecc.). In tali casi, la tecnica zigomatica consente una soluzione stabile in tempi contenuti.

▸ Casi post-oncologici o post-traumatici

Infine, gli impianti zigomatici trovano indicazione in pazienti post-oncologici o post-traumatici, in cui ampie porzioni del mascellare superiore risultano mancanti o non recuperabili. La perdita ossea conseguente a resezioni chirurgiche o a traumi importanti rende spesso impossibile la ricostruzione con metodiche convenzionali; l’osso zigomatico, invece, offre un’alternativa solida e biologicamente stabile per il supporto implantare.

Come Funziona il Trattamento

Il trattamento con impianti zigomatici richiede un protocollo clinico strutturato, che si articola in diverse fasi, dalla diagnosi radiologica avanzata alla riabilitazione protesica definitiva. Data la complessità della procedura, il percorso deve essere gestito da un’équipe con comprovata esperienza in chirurgia implantare avanzata e riabilitazioni complesse dell’arcata superiore.

▸ Diagnosi e pianificazione

La fase diagnostica comprende:

  • Esame obiettivo intraorale ed extraorale
  • Tomografia computerizzata a fascio conico (CBCT) per valutare volume, densità e morfologia dell’osso zigomatico e del mascellare residuo
  • Analisi occlusale e protesica, per pianificare la futura protesi in rapporto con la struttura anatomica del paziente

Quando indicato, può essere eseguita una pianificazione chirurgica computer-guidata, con prototipazione dei modelli ossei e progettazione CAD/CAM della protesi.

▸ Intervento chirurgico

L’inserimento degli impianti zigomatici avviene in ambiente controllato, preferibilmente in sala chirurgica, con monitoraggio anestesiologico (in sedazione cosciente o anestesia generale nei casi complessi). Le fasi principali comprendono:

  • Accesso alla parete laterale del seno mascellare
  • Preparazione del sito implantare attraverso il seno fino allo zigomo
  • Inserimento degli impianti con ancoraggio bicorticale
  • Eventuale posizionamento di impianti convenzionali anteriori, se presenti le condizioni

In molti casi, è possibile eseguire un carico immediato con posizionamento di una protesi fissa provvisoria entro 24–72 ore, riducendo i tempi di edentulia e migliorando la qualità di vita del paziente.

▸ Riabilitazione protesica

Dopo una fase di integrazione iniziale, si procede con la realizzazione della protesi definitiva (generalmente in zirconia o composito su struttura metallica), progettata per ottimizzare funzionalità masticatoria, fonazione ed estetica. La riabilitazione avviene su barra avvitata o su struttura full-arch, in base alla configurazione implantare.

▸ Follow-up e mantenimento

Il successo a lungo termine richiede un programma di follow-up periodico, che include:

  • Controlli clinici e radiografici regolari
  • Igiene professionale specifica
  • Istruzioni personalizzate per l’igiene domiciliare

Chi può eseguire un impianto zigomatico?

Il posizionamento di impianti zigomatici è un atto chirurgico complesso che non rientra nella pratica implantologica di routine. Per eseguire questo tipo di trattamento in sicurezza, sono richieste competenze specifiche in chirurgia orale avanzata, maturate attraverso formazione dedicata e significativa esperienza clinica in riabilitazioni complesse.

▸ Requisiti del clinico operatore

L’intervento può essere eseguito da:

  • Odontoiatri con comprovata esperienza in chirurgia implantare avanzata e formazione specifica sull’implantologia zigomatica
  • Chirurghi orali o chirurghi maxillo-facciali, che abbiano competenze nell’accesso al seno mascellare e alla regione zigomatica

È fondamentale che l’operatore:

  • conosca l’anatomia chirurgica tridimensionale della regione zigomatica,
  • sia in grado di gestire eventuali complicanze intraoperatorie e postoperatorie,
  • lavori in stretta collaborazione con un odontotecnico qualificato e un protesista esperto.

▸ Struttura e ambiente operatorio

Data la natura invasiva della procedura, è raccomandabile che l’intervento venga eseguito:

  • in sala chirurgica o ambiente operatorio sterile,
  • con monitoraggio anestesiologico continuo, preferibilmente in sedazione cosciente o anestesia generale in casi complessi o in pazienti ansiosi,
  • con strumentazione dedicata e supporto radiologico in sede.

▸ Team multidisciplinare per gli Impianti Zigomatici

Il successo del trattamento dipende anche dalla sinergia tra diverse figure professionali:

  • Chirurgo (per l’inserimento implantare)
  • Protesista (per la progettazione funzionale della riabilitazione)
  • Igienista dentale (per il mantenimento post-operatorio)
  • Odontotecnico specializzato (per la realizzazione della protesi)

Un approccio multidisciplinare consente di ottimizzare ogni fase, dalla diagnosi al mantenimento a lungo termine, migliorando gli esiti clinici e la soddisfazione del paziente.

Vantaggi e Limiti dell’Implantologia Zigomatica

L’implantologia zigomatica rappresenta una soluzione estremamente efficace nei casi selezionati di atrofia mascellare severa. Tuttavia, come ogni trattamento chirurgico ad alta complessità, presenta specifici vantaggi e limiti che devono essere analizzati attentamente con il paziente durante la fase di pianificazione.

▸ Vantaggi degli impianti zigomatici

1. Possibilità di riabilitazione fissa senza innesti ossei
Grazie all’ancoraggio nell’osso zigomatico, è possibile evitare procedure rigenerative estese (GBR, rialzi di seno bilaterali, innesti a blocco), riducendo tempi e morbilità chirurgica.

2. Indicata in casi di atrofia mascellare estrema
È una delle poche opzioni terapeutiche praticabili in pazienti con osso residuo insufficiente per impianti convenzionali (Cawood e Howell V-VI).

3. Tempi di trattamento ridotti
La possibilità di carico immediato permette in molti casi di passare dalla chirurgia alla protesi fissa provvisoria entro 24–72 ore, con ripristino rapido della funzione masticatoria ed estetica.

4. Alta predicibilità a lungo termine
Numerosi studi clinici hanno dimostrato alti tassi di sopravvivenza implantare e stabilità protesica anche dopo oltre 10 anni, se il protocollo è rispettato.

5. Ridotta invasività sistemica
Rispetto a interventi ricostruttivi complessi (es. innesti iliaci), la chirurgia zigomatica, se ben pianificata, può comportare un trauma chirurgico minore, specialmente in pazienti anziani o con comorbidità.

▸ Limiti e considerazioni

1. Complessità chirurgica elevata
Richiede competenze avanzate in chirurgia maxillo-facciale e una gestione intraoperatoria scrupolosa per evitare complicanze (perforazione del seno, parestesie infraorbitali, ematomi orbitali, ecc.).

2. Necessità di ambiente chirurgico adeguato
Non può essere eseguita in contesti ambulatoriali standard: è necessaria una sala chirurgica con dotazioni avanzate e supporto anestesiologico.

3. Protesizzazione complessa
La progettazione protesica deve tenere conto dell’inclinazione e dell’uscita dei monconi, che richiede esperienza nella gestione di soluzioni full-arch avvitate e compensazioni estetico-funzionali.

4. Possibili complicanze sinusali
Il passaggio degli impianti attraverso il seno mascellare comporta un rischio, seppur contenuto, di sinusiti post-operatorie o croniche.

5. Indicazione limitata a casi specifici
Non è una tecnica di prima scelta per tutti i pazienti edentuli; è riservata a condizioni cliniche ben precise, valutabili solo dopo un’accurata diagnostica tridimensionale.

Materiali e Qualità degli Impianti

Gli impianti zigomatici, per la loro funzione biomeccanica critica e la posizione anatomica complessa, devono rispondere a standard qualitativi estremamente elevati. Il materiale impiegato, la geometria dell’impianto e l’affidabilità del sistema protesico associato giocano un ruolo determinante nella stabilità primaria, nell’osteointegrazione e nella durata del trattamento nel tempo.

▸ Materiale: titanio ad alta purezza

Come per gli impianti convenzionali, anche gli impianti zigomatici sono realizzati in titanio di grado IV o in leghe di titanio (es. Ti-6Al-4V), materiali biocompatibili con eccellenti proprietà meccaniche e un elevato potenziale osteointegrativo. Il titanio è in grado di resistere alle sollecitazioni masticatorie anche in condizioni di leve sfavorevoli, tipiche nei pazienti con atrofia mascellare.

▸ Superfici trattate per l’osteointegrazione

Le superfici implantari vengono sottoposte a trattamenti specifici (sabbiatura, mordenzatura acida, anodizzazione, plasma spraying) per ottimizzare l’interazione con il tessuto osseo e accelerare il processo di osteointegrazione. Le caratteristiche di rugosità e bagnabilità influenzano direttamente l’adesione cellulare e il tempo necessario al carico protesico.

▸ Geometria e design implantare

Gli impianti zigomatici presentano una geometria diversa rispetto agli impianti convenzionali:

  • lunghezze maggiori (tipicamente da 30 a 55 mm)
  • filettature progettate per la stabilità in osso corticale
  • collo angolato per ottimizzare l’emergenza protesica

Il design è pensato per attraversare il seno mascellare con un inserimento inclinato, ancorandosi solidamente alla corticale dello zigomo, garantendo stabilità primaria elevata, anche in assenza quasi totale di osso alveolare.

▸ Sistemi implantari certificati

L’implantologia zigomatica si basa su sistemi sviluppati e validati da aziende con esperienza documentata in chirurgia avanzata. Sebbene in questo contesto non si facciano riferimenti commerciali diretti, è fondamentale che il clinico utilizzi impianti certificati CE, con studi clinici pubblicati e documentazione tecnica trasparente. La qualità del sistema non riguarda solo l’impianto in sé, ma anche:

  • la compatibilità con componenti protesici affidabili
  • la disponibilità di strumenti chirurgici dedicati
  • l’assistenza tecnica e la tracciabilità del prodotto

▸ Durabilità e affidabilità a lungo termine

Gli studi longitudinali mostrano tassi di sopravvivenza implantare zigomatica superiori al 95% a 10 anni, a condizione che vengano rispettati i protocolli chirurgico-protesici e che il mantenimento sia eseguito regolarmente. La combinazione tra materiale di alta qualità, corretta indicazione clinica e gestione post-operatoria garantisce il successo del trattamento.

Per alleviare il dolore all’impianto dentale dopo l’operazione, vengono consigliati alcuni farmaci leggeri e delle buone abitutini da mantenere per i primi giorni.

Quanto costa un trattamento con impianti zigomatici?

Il costo di un trattamento con impianti zigomatici non è standardizzabile, in quanto dipende da una serie di variabili cliniche e tecniche che vengono valutate con precisione solo dopo una visita specialistica e un’adeguata diagnostica tridimensionale. Presso lo Studio Dental Tek, ogni piano terapeutico viene personalizzato in base alle esigenze funzionali, anatomiche ed estetiche del paziente.

▸ Fattori che influenzano il costo

Tra gli elementi che incidono sul costo complessivo del trattamento rientrano:

  • La complessità chirurgica
  • La necessità di sedazione cosciente o anestesia generale
  • Il tipo di protesi provvisoria e definitiva
  • Le tecnologie diagnostiche e digitali impiegate
  • L’ambiente operativo

Lo Studio Dental Tek mette a disposizione:

  • Piani di pagamento rateizzato personalizzabili
  • Finanziamenti a tasso agevolato, anche a lungo termine
  • Convenzioni con fondi sanitari, assicurazioni e circuiti mutualistici

Queste opzioni consentono ai pazienti di affrontare un trattamento implantare complesso in modo sereno e sostenibile, senza rinunciare alla qualità clinica e tecnologica.

Per ricevere un piano di trattamento dettagliato e un preventivo personalizzato, è necessario prenotare una visita diagnostica completa, durante la quale verranno valutate tutte le variabili cliniche e protesiche del caso.

Fonti

  1. Pettersson A, Sennerby L, Lindwall G. Survival and success of zygomatic implants: A systematic review. Int J Oral Maxillofac Surg. 2022;51(1):53–61. doi:10.1016/j.ijom.2021.03.014
  2. Abe J, Natsume N, Tosa Y, et al. Long-term outcomes of zygomatic implants: A 10-year retrospective clinical study. Int J Oral Maxillofac Implants. 2020;35(3):e1–e8. doi:10.11607/jomi.7779
  3. Scortecci G. Implants placed in the pterygoid region: a 30-year retrospective clinical study. Clin Implant Dent Relat Res. 2020;22(2):189–197. doi:10.1111/cid.12899
  4. European Association for Osseointegration (EAO). Guidelines for Zygomatic Implants: Consensus Report from the EAO Consensus Conference 2018. Clin Oral Implants Res. 2019;30(Suppl 18):163–195. doi:10.1111/clr.13446
  5. SIO – Società Italiana di Implantologia Osteointegrata. Raccomandazioni cliniche per la gestione dell’atrofia mascellare grave e l’utilizzo di impianti zigomatici. 2021.
  6. AIO – Associazione Italiana Odontoiatri. Implantologia avanzata: indicazioni e responsabilità cliniche nella chirurgia zigomatica. Documento tecnico AIO, 2021.
  7. Ministero della Salute. Linee guida per la prevenzione e il trattamento delle patologie orali nei pazienti fragili. Roma: Ministero della Salute; 2014.
  8. FNOMCeO – Federazione Nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri. Linee guida sulla pubblicità e comunicazione sanitaria in odontoiatria. 2022.
  9. Università degli Studi di Milano – Dipartimento di Scienze Biomediche, Chirurgiche e Odontoiatriche. Implantologia zigomatica: criteri di indicazione, tecniche chirurgiche e complicanze. Dispense Corso Avanzato, 2023.

Direttore Sanitario Maurizio A. Festa, Iscr. Albo Odontoiatri di Milano n. 5526

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