Riabilitazione Estetica Anteriore con Impianto 21

La riabilitazione del settore anteriore rappresenta una sfida clinica che richiede precisione tecnica e attenzione all’estetica. Nella zona estetica, anche minime incongruenze possono compromettere l’armonia del sorriso e influire negativamente sulla percezione di sé.

Il caso presentato riguarda una paziente con sorriso compromesso, in cerca di una soluzione efficace, minimamente invasiva e stabile nel tempo. L’obiettivo terapeutico ha incluso il ripristino morfologico e cromatico degli incisivi superiori anteriori, utilizzando materiali ad alta biocompatibilità e protocolli con carico immediato, per un risultato funzionale e armonico.

Il caso clinico

La paziente si è rivolta al nostro studio riferendo disagio estetico e difficoltà funzionali localizzate nel settore frontale superiore. L’esame obiettivo ha evidenziato una condizione compromessa a carico dell’incisivo centrale sinistro (21), con presenza di una protesi incongrua, discromia marcata e perdita di stabilità.

Anche gli elementi adiacenti, 22, 11 e 12, presentavano restauri incongruenti, alterazioni cromatiche e morfologiche, non compatibili con un risultato estetico soddisfacente. A livello parodontale si osservava gengivite marginale e riassorbimento osseo vestibolare in corrispondenza del 21, con alterazione del profilo gengivale. Il quadro complessivo imponeva una riabilitazione integrata del gruppo frontale superiore.

La diagnosi: riabilitazione protesica coordinata

L’esame clinico e le indagini radiografiche (endorale e CBCT mirato) hanno confermato la compromissione strutturale del 21, evidenziando lesioni periapicali, perdita di supporto osseo e una radice non recuperabile. La prognosi del dente è risultata sfavorevole.

Si è quindi posta indicazione per l’estrazione e l’inserimento immediato di un impianto. Anche gli elementi 22, 11 e 12 richiedevano una riabilitazione protesica coordinata, finalizzata a ristabilire funzione ed estetica del sorriso. La pianificazione protesica ha previsto un approccio integrato, con attenzione alla simmetria dei tessuti molli e al mantenimento dell’architettura gengivale in zona ad alta valenza estetica.

Il trattamento: fase chirurgica e protesica

È stata eseguita l’estrazione atraumatica del 21, seguita dall’inserimento di un impianto post-estrattivo, posizionato secondo una traiettoria protesicamente guidata. Si è ottenuta una stabilità primaria superiore a 35 Ncm, condizione necessaria per il carico immediato.

In contemporanea, è stata effettuata la protesizzazione provvisoria mediante corone in resina su 22, 11 e 12, funzionali alla protezione dell’impianto e alla transizione estetica. Durante il periodo di guarigione, sono stati rispettati i tempi biologici necessari per permettere una rigenerazione tessutale controllata, in vista della fase definitiva.

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La riabilitazione si è conclusa con la sostituzione dei provvisori mediante corone in zirconia-ceramica, selezionate per le loro proprietà estetiche, meccaniche e di biocompatibilità, assicurando un’integrazione duratura e armoniosa.

La tecnica: condizionamento e precisione protesica

L’impianto post-estrattivo in sede 21 è stato inserito seguendo i principi della chirurgia guidata, con particolare attenzione alla posizione tridimensionale e alla conservazione della corticale vestibolare. La stabilità primaria ottenuta ha reso possibile la prosecuzione con provvisorizzazione immediata.

I provvisori in resina, realizzati in modo personalizzato, sono stati utilizzati per il condizionamento gengivale progressivo e per la definizione del profilo emergente, guidando la guarigione dei tessuti molli in funzione della protesi definitiva.

Per la finalizzazione, sono state realizzate corone in zirconia stratificata, progettate tramite tecnologia CAD/CAM per garantire precisione marginale, adattamento cromatico e stabilità meccanica. Questo ha consentito di ottenere un risultato altamente predicibile sia dal punto di vista estetico che funzionale.

I risultati: integrazione estetico-biologica

Il trattamento ha portato a un evidente miglioramento estetico e funzionale, con un pieno recupero dell’armonia del sorriso e della funzione nel settore anteriore. L’impianto ha mostrato una perfetta integrazione ossea, mentre i tessuti molli hanno raggiunto un’eccellente stabilità e simmetria gengivale.

I restauri definitivi in zirconia hanno garantito un ottimo mimetismo cromatico, perfettamente integrato nel contesto dentale e gengivale. La gestione dell’estetica bianca e il mantenimento dell’estetica rosa hanno contribuito a un risultato finale naturale e duraturo.

Il confronto tra la situazione iniziale e quella finale evidenzia chiaramente il salto qualitativo ottenuto, consolidando l’efficacia dell’approccio implantare e protesico adottato.

Benefici per il paziente

Il protocollo terapeutico ha consentito una riabilitazione rapida ed efficace, con tempi ridotti grazie al carico immediato e un approccio minimamente invasivo. Il paziente ha potuto beneficiare fin da subito di una soluzione estetica transitoria, in attesa del restauro definitivo.

L’utilizzo della zirconia-ceramica ha garantito durabilità, stabilità e comfort masticatorio, con un’ottima tollerabilità biologica. Il paziente ha espresso elevata soddisfazione, confermata dal recupero di un sorriso naturale e funzionale, con un impatto positivo sulla qualità della vita quotidiana.

Per approfondimenti sugli impianti, consiglio la lettura dell’articolo Impianto dentale e dolore post-operatorio: come alleviarlo.

Fonti

  1. Ministero della Salute Raccomandazioni cliniche in materia di implantologia orale
    Roma: Ministero della Salute; 2018. https://publ.iss.it/ITA/Items/GetPDF?uuid=5f3e9590-de3b-4da6-867e-f8e123a1f43b

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